Al semaforo: motore leggermente accelerato, frizione leggermente in presa e lei aggrappata al volante per vedere il semaforo perchè si è fermata troppo sotto. Poi parte così piano che anche le vecchiette con la graziella ci superano. Dopo 25 secondi riesce a raggiungere i 20 km/h e a mettere la seconda, che toglierà circa mezz'ora dopo quando sarà arrivata ai 30 all'ora e metterà la terza.
Una volta sono andato con lei (aiuto!!!!) in vacanza a Sottomarina di Chioggia, ed essendo ancora qui posso ritenermi miracolato. In autostrada a 80 all'ora in mezzo ai tir che ci sorpassavano suonando, e ad ogni colpo di tromba dei camion corrispondeva un nasale "piiit" di 30 secondi della zia che intanto tirava giù il finestrino e insultava il camionista con parole irriferibili in un forum. Lei che è una persona diligente, puntigliosa, quando ha iniziato a guidare si è letta tutto il libretto uso e manutenzione e "Consigli agli utenti Fiat". Su questo ha letto che è consigliabile rilasciare per qualche istante l'acceleratore nella marcia a velocità costante per tanti km. L'unico problema è che i suoi rilasci durano circa due minuti, e quindi da 80 orari ci trovavamo a meno di 60 con anche gli scooter che rischiavano di farci capottare. A quel punto, una bella ripresa da consumare mezzo serbatoio in dieci metri, quindi altri 2 km a 80 all'ora, poi di nuovo a 60 e così via.
Qualche anno fa, tornando da Automotoretrò di Torino, in corso unità d'italia, disgrazia volle che al volante ci fosse lei, perchè il nonno aveva l'influenza... In curva, prima di uno svincolo a tre bivi dell'autostrada, ha bellamente affiancato una Buick degli anni '50 credendo di superarla, ma questa si è messa ad accelerare, lei si è arrabbiata, ha iniziato ad accelerare anche lei, e ci siamo trovati in curva, nella corsia inversa, senza poter rientrare perchè davanti e dietro c'erano macchine, con la Buick che non mollava e lei che tirava la terza cercando di superare e dicendo:"Osteria se fila quel coso! Mi passeresti mica la cipria dalla mia borsetta?". Guarda dove vai!!! Frena!!!. Il ragazzo alla guida della Buick fortunatamente capì, e ci lasciò passare qualche metro prima dello spartitraffico contro cui altrimenti ci saremmo schiantati.
Infine, ultima, per oggi, (dis)avventura su quella 850, la rottura della cinghia del ventilatore sulla Torino-Savona andando al mare. Quella volta fortunatamente guidava mio padre, ma a bordo c'era anche la zia. Fortunato come sempre, la spia si accese in una galleria senza luci proprio nel tratto in salita sull'appennino, tutto curve, gallerie e viadotti. Mio padre ha spento, sfruttando la discesa siamo andati in folle fino alla prima piazzola (1 km dopo...) e siamo scesi tutti e cinque. Il nonno si è acceso la pipa, si è seduto sul paraurti davanti e si è messo a canticchiare, la nonna era sul punto di una crisi di nervi, e continuava a dire quanto sarebbe stato meglio prendere la sua 500 D, la zia pure, rimanevamo io e mio padre per rimettere in marcia la macchina. L'occhio mi cadde sulla ziuccia cara, che come sempre era vestita alla sua adorata moda anni '60, con tailleur, cinturone e scarpette col fiocco. Quei collant avrebbero fatto proprio comodo... Dopo averci litigato mezz'ora perchè non voleva rovinarli, con mio padre abbiamo acchiappato la zia, l'abbiamo ficcata in macchina e le abbiamo fatto togliere i collant, abbiamo tagliato una gamba (delle calze eh!), l'abbiamo legata sulle pulegge della pompa della dinamo e della ventola e siamo riusciti ad arrivare fino a Savona, dove l'abbiamo fatta riparare.